Napoli si tinge dei colori accesi del Carnevale: coriandoli, maschere e festoni decorano la città in un’atmosfera di gioia che lega adulti e bambini.
Pulcinella è sicuramente il simbolo del Carnevale napoletano, e per il popolo partenopeo rappresenta qualcosa che va anche ben oltre la festa.
Raffigurato con pantaloni e camicione stretti in vita da una cintura, la sua caratteristica principale è la maschera nera che lascia scoperta la bocca e rivela un naso adunco e pronunciato. Pulcinella incarna perfettamente lo spirito della sua città d’origine: esuberante, gentile e giocoso da un lato, malinconico, furbo e attento dall’altro. Si ribella ai soprusi subiti dalla sua città e lotta affinché non ci siano più ingiustizie ma sempre con furbizia e ironia. Rappresenta l’uomo comune capace di affrontare tutti i problemi della vita sempre con il sorriso e un pizzico di profondità.
Esiste a Napoli un luogo speciale dedicato a questa maschera in vico Fico al Purgatorio quasi all’angolo con via dei Tribunali. Qui si nasconde un’opera in bronzo che raffigura il busto di Pulcinella, creata nel 2012 e donata alla città da parte di Lello Esposito, artista napoletano che con il suo progetto reinterpreta archetipi della tradizione in chiave moderna, per renderli attuali, contemporanei e far scoprire tutta la bellezza degli antichi simboli della città.
La scultura è alta un metro e venti, ammirandola da vicino si può notare come il naso della figura è molto più consumato rispetto al resto, questo perché si dice che strofinare la mano sul naso di Pulcinella porti fortuna. Recatevi sul posto per compiere questo rito propizio perché come diceva il grande Eduardo De Filippo: “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”.
Per indirizzi su dove mangiare e cosa vedere nel vostro soggiorno a Napoli è possibile scaricare qui la guida redatta da IL FIORE D’ORO.